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ANELLO DEL LAGO DI BORDAGLIA DA FORNI AVOLTRI – DOMENICA 22 OTTOBRE 2023

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Escursionismo
Capo escursione:

Francesco Cretì

Ciro Cargnelli

Contatti:

347 3444473

338 3821476

Grado di difficoltà: E Escursionistico
Tempi: 5:30 ore (soste escluse)
Dislivello: 850 m
Itinerario:

Da Villa Santina si risale la Val Degano lungo la statale n. 355. Oltrepassato Forni Avoltri, immediatamente dopo il ponte sul torrente Degano, si svolta a destra verso Pierabech e si parcheggia lungo la strada, poco dopo lo stabilimento delle acque minerali (1.075 m).

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 01
Sentieri CAI:

140-142-141

Interesse: Paesaggistico
Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Adeguato per escursioni in montagna: scarponi da trekking, bastoncini e giacca a vento, eventuale ricambio da lasciare in auto.

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 6:45.
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 18:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

Il lago di Bordaglia, uno dei più suggestivi della catena carnica occidentale, è uno specchio d’acqua di origine glaciale situato in una conca ai piedi della Creta di Bordaglia (2.169 m). Al di là della bellezza naturalistica di questa destinazione, questo è anche un sito di interesse geologico: la conca in cui si trova il lago, infatti, si trova in corrispondenza del fascio di faglie della Linea della Val Bordaglia, la cui origine risale a 300 milioni di anni fa. Si tratta di un’area lunga due chilometri e mezzo caratterizzata da una serie di fratture originatesi durante la nascita delle Alpi. I movimenti geologici che hanno interessato quest’area, millennio dopo millennio, hanno dato vita ad una zona in cui la crosta terrestre è fragile e molto sensibile ai movimenti tettonici. Camminando in quest’area è infatti possibile osservare molteplici tipologie di rocce risalenti a differenti ere geologiche. Il lago, circondato da pascoli e larici.

Percorso ad anello facile e panoramicamente molto remunerativo, nel cuore delle Alpi Carniche, particolarmente adatto alla primavera ed all’autunno. Esso procede prima per mulattiera e poi per facile sentiero raggiungendo le caratteristiche casere di Bordaglia di Sotto e di Sopra e le sponde del bel lago omonimo. Il punto più alto dell’escursione è costituito dalla Sella di Sissanis (1987 m) da cui i panorami sui gruppi rocciosi di Volaia (gruppo del Coglians) da un lato, ed Avanza (gruppo del Perabla) dall’altro sono impagabili.

Dopo Forni Avoltri si prende a dx verso il Pierabech e si parcheggia poco dopo lo stabilimento della Goccia di Carnia (Coordinate GPS: 46.6132033, 12.7787300 – 1041 m).

Si prosegue dritti lungo la strada, sentiero 140, che inizia subito a salire decisa, a quota 1.350 m possiamo ammirare la stretta del Fleons, una bellissima forra con cascate formata dal rio omonimo e poco dopo, al bivio, seguiremo il sentiero 142 verso destra.

Sempre in salita passiamo, prima, attraverso il bellissimo pianoro di casera Sissanis di sotto e poi per quello, altrettanto stupendo, di casera Sissanis di sopra (1.682 m), poi si continua fino a sella Sissanis (1.967 m), Qui il panorama si apre a 360 gradi sui monti circostanti e sul piccolo lago di Pera, poco sotto.

Proseguiamo sul 142a lungo un bellissimo traverso sotto la creta di Bordaglia con vista su quella perla che è il lago di Bordaglia, 250 metri sotto di noi.

Quindi si scende velocemente puntando alla meta principale della nostra escursione, il lago di Bordaglia (1.750 m), perla indiscussa delle nostre montagne, sosta d’obbligo, dopo una breve risalita fino a casera Bordaglia di sopra (1.819 m), si scende lungo il sentiero 142 passando per casera Bordaglia di sotto (1.564 m), dove c’è una chiesetta dedicata a San Giovanni Bosco, da li per strada e per i sentieri che tagliano i tornanti, si raggiunge e si segue a dx il segnavia 141 “Sentiero Naturalistico” che ci riporta al Pierabech, poco prima di raggiungere il parcheggio, facciamo attenzione che a sinistra, con una breve discesa si può ammirare la profonda forra formata dal rio Bordaglia.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it


Cicloescursione ad anello lungo il fiume Vipava (SLO) da Miren – Domenica 1 ottobre 2023

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Escursionismo
Capo escursione:

Andrea GOAT

Contatti:

348 9017424

Grado di difficoltà: T (MC) Turistico (Media Capacità)
Tempi: 5:00 ore
Dislivello:

420 m in salita e 420 in discesa

Lunghezza 46 km

Itinerario:

Cicloescursione ad anello lungo il fiume Vipava: Miren, Rence, Dornberk, Selo, Batuje e Miren. Strade asfaltate, carrarecce tra vigneti, boschi, fiumi e un lago.

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 054
Sentieri CAI:
Interesse:

Paesaggistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Bici MTB, kit riparazioni, casco.

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Merna (SLO) parcheggio scuole, ore 8:00
Luogo e ora di arrivo:

Merna (SLO) parcheggio scuole, ore 15:00

Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

Cicloescursione lungo il fiume Vipava.

Luogo di ritrovo presso il parcheggio delle scuole a Miren (SLO) fronte ponte di ferro, dallo svincolo autostradale di Sant’Andrea prendere la statale con direzione Trieste fino a Merna.

Orario di partenza ore 8:00 dal parcheggio.

Il percorso percorre strade asfaltate aperte al traffico (quindi massima attenzione e rispetto delle regole di circolazione), carrarecce, brevi tratti di carrareccia sconnessa, incontreremo qualche salita impegnativa e attraverseremo qualche piccolo torrente. Percorreremo tratti del fiume Vipava, attraverso vigneti, boschi e scorci sui monti sloveni tra i quali il Kucelj e la bellissima valle del Vipava.

Classificazione difficoltà MC (per cicloescursionisti di Media Capacità tecnica).

Sarà obbligatorio indossare il casco, avere il mezzo in ordine con kit di riparazione forature. Consigliati i guanti e occhiali.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it


Anello di Forcella Cuel Tarond – Sentiero Battaglione Alpini Gemona – Domenica 24 settembre 2023

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Escursionismo
Capo escursione:

Alessandro FILIPPO

Renato TAVERNA

Contatti:

339 3266319

331 2095993

Grado di difficoltà: EEA Per escursionisti esperti, con attrezzatura
Tempi:

anello ore 5:30

Dislivello: 900 m
Itinerario:

Val Dogna (Mincigos) parcheggio 998 m, attacco 909 m, C.ra Bieliga –  Forcella Cuel Tarond – Val Dogna 998 m

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 018
Sentieri CAI:

CAI 601 – 649 – 647

Interesse:

Storico, naturalistico, paesaggistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Scarpe trekking; set ferrata, caschetto, imbrago

Pranzo: Al sacco; buona scorta d’acqua
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 6:00. Partenza ore 6:15
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 17:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

Il sentiero “Battaglione Alpini Gemona”, ricco di storia per il ruolo che rivestì durante la prima guerra mondiale, traversa i contrafforti del M. Sechieiz; al tempo tre arditi ponti di pietra facilitavano l’attraversamento delle pareti strapiombanti del monte.

Ora i ponti sono crollati e l’attuale percorso attrezzato ne facilita il transito anche con alcune scalette metalliche.

Nei pressi della forcella Cuel Tarond venne costruito un grande villaggio militare, importante base per il rifornimento delle truppe italiane che combattevano sulle creste circostanti.

AVVICINAMENTO

Dal paese di Dogna seguire la val Dogna oltrepassando le frazioni di Chiout e il ponte sul Rio Bieliga.

Superato anche Mincigos, si parcheggia presso la quota 998 m (quotata 1001 m sulle mappe più vecchie) in corrispondenza di un ampio parcheggio ombreggiato.

PERCORSO

Ripercorsa a ritroso per circa 2 km la strada asfaltata, si attacca il sentiero 601 (tracciato in nero sulle mappe) a quota 909 m (916 m sulle vecchie mappe).

Il sentiero sale ripidamente un costone a pino nero; la sua pendenza man mano si addolcisce e, dopo aver superato un rio secondario, ci si raccorda con la pista forestale che sale da Chiout. Si imbocca ora a destra la stradina militare che più avanti, svoltando a destra, diventa mulattiera. Si iniziano ora a notare i resti di costruzioni militari e presso il primo ponte (costituito da travi in legno) le attrezzature. A sinistra del ponte possiamo notare il grande fregio del battaglione Bersaglieri. Il successivo ponte è crollato e due scale metalliche consentono di superare agevolmente l’impluvio.

Dopo un tratto ben conservato si raggiunge un altro impluvio dove originariamente era presente il famoso ponte ad arco raffigurato in numerose guide. Ora il ponte non esiste più ed il terreno estremamente friabile richiede la dovuta attenzione. Si scende la scaletta calandosi con l’aiuto di un cavo ed alcune staffe. Il fondo del canale è instabile e la natura del terreno non permette il posizionamento di attrezzature, pertanto sarà necessario porre un minimo di attenzione nel suo attraversamento.

Dal lato opposto il cavo facilita la risalita sulla cengia, che da qui in poi è ampia e continuamente agevolata dalle attrezzature. Un’ultima interruzione della cengia è stata attrezzata con una scaletta metallica. Esaurite qui le difficoltà, la mulattiera ridiventa erbosa e con un lungo traverso raggiunge la forcella Cuel Tarond. Presso la forcella è possibile visitare alcune costruzioni militari e la quota 1825 m sulla cresta del Monte Sechieiz.

La chiusura dell’anello avviene tranquillamente lungo il sentiero 647, raggiungendo il cosiddetto Belvedere sul Rio Budic e altre costruzioni militari.

Si cala quindi ad ampie svolte nella faggeta fino a raggiungere la strada della Val Dogna nei pressi del parcheggio.

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