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Monte Mangart 2679 m

Domenica 10 luglio 2016 – Monte Mangart (2677 m)

Salita al Monte Mangart per la via ferrata italiana e slovena.

Nelle vicinanze del passo Predil,a quota 1095 m, si stacca una stradina asfaltata a pagamento, percorribile con l’automobile per ca. 12 km. Percorsa con cautela, ci porteremo nei pressi della vicina Forcella della Lavina (2055 m) dove cominceremo l’escursione vera e propria al Monte Mangart. Nelle vicinanze del casello per il pagamento, potremo notare l’enorme frana che nel dicembre 2000 si staccò dalla montagna investendo l’abitato di Breto.

SALITA
Percorreremo il sentiero che conduce verso E alla via normale, (molto panoramico con vista dei laghi di Fusine) e lasciatolo a dx poco prima di giungere al bivio per la ferrata slovena, scollineremo verso N la forcella Mangart 2166 (ore 0.40). Scenderemo rapidamente il ripido versante erboso sotto la cima del Travnik, che conduce al bivacco Nogara a quota 1850.(ore 0.30) .
Questo è un luogo prediletto da sempre da un gregge di pecore locali. Poco distante (ore 0.10) inizia la via ferrata Italiana costruita dal Corpo degli Alpini negli anni cinquanta per permettere la salita della vetta senza sconfinare in territorio jugoslavo. L’itinerario, abbastanza impegnativo ed esposto, ma non impossibile, percorre brevi paretine verticali con forte esposizione, camini e cenge attrezzate molto bene, che ci riporteranno alla cresta, nelle vicinanze della via normale, in un catino detritico a quota 2250 m (ore 1.45-2.00).
Qui, invece di seguire la traccia per la via normale si prende, ad un bivio, un sentiero che ci porterà sotto la parete ovest del “cupolone”(0.40). Vicino ad una targa parte la ferrata nel punto dove la parete è più debole (cavi metallici). Il sentiero successivamente entra nel caratteristico canale che si nota benissimo dal parcheggio, dove sale mantenendo alternativamente la destra e l´interno del canale stesso.
Al termine si giunge alla spalla detritica dove termina la ripida parete ovest (ore 0,50), da qui si continua verso sinistra dove giacciono dei grossi blocchi di roccia facilmente superabili. Superato un canale la traccia sale tra rocce e detriti sul largo dosso WSW fino in vetta (ore 0,20).

DISCESA
Soluzione A Ripercorrere la via normale slovena (ore 1.30).
Soluzione B Scenderemo la frastagliata cresta est tra roccette e detriti. Ad una selletta si svolta a sinistra sull’ampio cengione spiovente ed esposto a Nord caratterizzato da placche di calcare sporcato da detriti e quasi sicuramente con residui di neve; scenderemo la grande conca, dapprima rocciosa con brevi tratti attrezzati e poi su sentiero a tratti ghiaioso e roccioso fino poco sopra Forcella Mangart (2263 m).
Rientrati in territorio sloveno ci riporteremo sui terrazzi erbosi presso Forcella della Lavinia ed all’auto in sosta (ore 2,00 dalla vetta).
Presentazione dell’escursione con foto giovedi 7 luglio ore 21.30 in sede sociale.

Difficoltà: EEA imbrago – set autoassicurazione – casco
Disl. salita: 900 m + discesa 900
Tempi salita: ore 4,30-5,00 + discesa ore 3,00-3,30
Partenza sede sociale: ore 06.30
Referenti: ASE Boemo Cristian 348 7693599, Tecovich Alessandro 348 0714824
Trasporti: auto private


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