Monthly Archives: Agosto 2019

Creton dell’Arco 2353 m e Anello Col dei Mughi – Ferrata SIMONE – 25 agosto 2019

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  – Escursionismo Ο- Escursionismo Seniores
Capo escursione: DEL PICCOLO Tiziana AE BOEMO Cristian  
Contatti: 0432 985881 348 7693599  
Grado di difficoltà: EEA Per Escursionisti esperti, con attrezzatura
Tempi: It. “A” 5:30-6:00 ore. It. “B” 6:30-7:00 ore salita e discesa. Escluse le soste.
Dislivello: Salita 1150 m It. “A” 900 m Discesa 1150 m It. “A” 900 m  
Itinerario: Sappada 1209 m Parcheggio – bivio 1518 s. 316/317 – P.sso dell’Arco 1907 m – (it. “A” bivio 1814 m s.232 – forcella del Cadin 2098 m) (it. “B” Ferrata Simone EEA-F Cima Creton dell’Arco 2353 m) Bivio 1814 m – s. 317 – bivio 1540 m Laghetto pesca sportiva 1205 m – Baita Pista Nera – Parcheggio.1209 m
Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 01
Sentieri CAI: 232 – 316 – 317
Interesse: Geologico, paesaggistico, naturalistico
Equipaggiamento / attrezzatura It. “A” da escursionismo It.    

“B” da escursionismo + Casco – imbragatura – set ferrata omologato.

Pranzo: Al sacco: Cibi leggeri e facilmente digeribili. Panino. Frutta secca, biscotti secchi, cioccolato, barrette
Luogo e ora di partenza: I° Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 6:30. Partenza ore 6:45. II° ritrovo ore 7:45 uscita casello A23 CARNIA.
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 18:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

Anello Col dei Mughi e Ferrata Simone al Creton dell’Arco

Ci troviamo ai confini occidentali della nostra regione, nel paese che ha scelto di “trasferirsi” in Friuli a tutti gli effetti: Sappada. Ai suoi piedi la lunga dorsale montuosa che si estende con direzione NE-SW, conosciuta come Dolomiti Pesarine, poiché fanno da corona alla omonima valle. Dal centrale gruppo dei Clap (it.: sasso) si stacca un massiccio crestone in direzione NNE che separa il Cadin di Fuori dal Cadin delle Vette Nere, caratterizzato da verticali e ripide pareti sia ad occidente che ad oriente: è il Creton dell’Arco (m. 2353), lungo crestone che ha inizio in corrispondenza della Cima Alta di Riobianco e scende proprio al Passo dell’Arco da cui ha preso il nome; l’arco, ben visibile anche da lontano, è una singolare forma di erosione, frutto degli agenti esogeni.

Itinerario comune A) e B) Dal tornante della borgata Muhlbach sul Rio del Mulino, sulla sinistra scende una strada che porta ad un parcheggio in prossimità della riva destra del fiume Piave, 1209m, da dove inizia il nostro giro. Una strada forestale con segnavia 316 attraversa il fiume e sale in direzione E e S fino a divenire sentiero, passa in alto sulla forra fra le pareti del M. Siera e del barancioso Col dei Mughi, raggiunge la deviazione del s. 317 a quota 1518 m (1:00 h). Sceso leggermente, il sentiero attraversa il rio Siera e risale il versante orientale del Col dei Mughi fino al Passo dell’Arco a q. 1907 m (1:10 h) Durante il tragitto, tra la vegetazione di abeti e larici si aprono scorci su Sappada, sulle pareti che si ergono dal Vallone delle Vette Nere, sul Siera e sul piccolo Siera. In prossimità della forcella si potrà già intravedere come la devastante azione della tempesta Vaia dello scorso ottobre abbia raso al suolo intere zone boschive sotto il passo della Digola. ITINERARIO A) – Forcella dei Cadini 2098m. Dal Passo dell’Arco si scende brevemente sul versante opposto di quello di salita per sentiero disagevole e aiutati con un cavo metallico come corrimano, fino al bivio con tabelle di quota 1814 m; si risale poi il Cadin di Fuori facilmente con sentiero n. 232, tra rada e bassa vegetazione, fino alla Forcella (0:50-1:00 h): vista sul vicino gruppo dei Clap inciso dal profondo e franoso intaglio della forca dell’Alpino, sul solitario Cadin di Dentro e il bivacco D. Del Gobbo. Facoltativa, da decidere sul posto, la salita al Col Lanar per versante prativo. (0:15 h). Discesa: stesso itinerario di salita fino al bivio 1814 m. Itinerario B) – Ferrata SIMONE al Creton dell’Arco. Dal passo, per tracce di sentiero, tra pini mughi e roccette sporche di detriti, ci porteremo sul primo terrazzo erboso. Poco sopra si intravede il primo corrimano attrezzato che agevola la salita su gradoni di roccia inclinati e consente di arrivare ad un larice isolato. Oltrepassato un secondo terrazzamento erboso e roccette con detriti, un secondo tratto attrezzato ci porterà ad un tipico intaglio. Da qui una larga cengia inclinata conduce sotto le pareti, la parte più interessante. Ritroveremo le attrezzature e facendo attenzione a non smuovere il terreno detritico, usando alcune staffe nelle vicinanze di un masso incastrato, lo supereremo e ci porteremo alla base di una bella paretina. Fin qui le difficoltà alpinistiche sono state minime, ora ci troviamo nel tratto chiave del tracciato. Attrezzatura ottima, appigli e appoggi in abbondanza, roccia solida ci consentiranno di arrampicare agevolmente questi ultimi 40 metri di paretina, spigolo e camino. (q. 2200 m 1:00 h). Usciti sull’ampio crinale, seguiremo tracce di sentiero segnalate da ometti e bolli rossi. Il panorama è veramente splendido. Non ci sono difficoltà alpinistiche, ma bisognerà far attenzione a qualche trattino esposto. In 30 minuti raggiungeremo la vetta. Discesa: fino al passo dell’Arco per la stessa via di salita (1:00 h).

Discesa comune A-B. Dal bivio di q. 1814 riuniti i due gruppi si scenderà per s. 317 a Sappada abbastanza velocemente; tra pini mughi, larici ed abeti, con numerosi tornanti, raggiungeremo prima il bivio per il Biv. Damiana del Gobbo a q. 1540, poi una zona di deposito valanghivo e la zona di schianto degli abeti dopo gli eventi dell’autunno scorso, infine a quota 1205 il laghetto di pesca sportiva. Giunti al ponte che attraversa il Rio Storto, un’indicazione sulla destra ci indirizzerà alla Baita Pista Nera, poi per strada asfaltata si ritorna al parcheggio (1:30 h).

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Ponta del Sorapiss (3205 m) da SO – via Grohmann 1864 – Sabato 7 e domenica 8 settembre 2019

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo – Quota 2000
Capo escursione:

Ivano Roppa

Carlo Vrech

 
Contatti:

347 4049868

335 1858723

 
Grado di difficoltà:

EE – AR – I° e II° con pass. di III° – PD+

Tempi:

Sab. salita h 1:20 – dom. salita h 5:30 + discesa h 6:00

Dislivello:

Salita 1° giorno 500 m – 2° giorno 1380 m

Discesa 1° giorno 0 m 2° giorno 1900 m

 
Itinerario:

1° giorno : dal parcheggio (1300 m) si raggiunge il rifugio San Marco (1823 m).
2° giorno dal rif. salita alla cima (3205 m) attraverso la via normale dal versante SO.

Cartografia: Tabacco n. 016
Sentieri CAI:

sent. 228 – 246

Interesse:

Alpinistico, paesaggistico.  

Equipaggiamento / attrezzatura

Abbigliamento da media montagna.
Attrezzatura: imbragatura, casco, necessario per discesa in corda doppia. Varie: occhiali da sole, crema solare, saccolenzuolo per pernotto in rifugio.

Pranzo:

Sabato: mezza pensione al Rifugio (pranzo a casa). Domenica: pranzo al sacco, cena lungo il ritorno.

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, 

sabato ore 12:45. Partenza ore 13:00.

Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 

22:00-23:00

circa

Mezzo: Auto propria
Allegati:

Vista la natura della salita, le iscrizioni sono a numero chiuso. Le iscrizioni sono da effettuarsi al giovedì sera presso la sede sociale e prevedono una caparra di euro 10 per la prenotazione del rifugio.

L’escursione sarà presentata giovedì 22 agosto e giovedì 5 settembre 2019 presso Cervignano del Friuli sede CAI,.

Per qualsiasi informazione logistica e tecnica, contattare il capo escursione.

Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

Introduzione:
Il Sorapiss costituisce una delle più importanti cime del Cadore e dei 3000 delle Dolomiti.
La via normale presenta difficoltà alpinistiche non elevate (PD+, I° e II° con passaggio di III°) ma è piuttosto lunga e faticosa, si svolge in ambiente severo e la qualità della roccia è appena discreta.
Proprio per queste sue caratteristiche è molto facile trovarsi da soli a godere in via esclusiva della bellezza di questa salita.
Solo qualche bollo e rari ometti indicano la via, permettendo così a pochi ma veri appassionati di questo genere di salite, di vivere ancora un’esperienza di vera montagna.
Panorama completo a 360° per chi raggiunge la vetta.

Curiosità storica:
Proprio sul Sorapiss è stata inventata la tecnica di discesa in corda doppia. La guida Checco Lacedelli che accompagnò Grohmann nella prima salita a questa cima (1864) durante la discesa, a causa di un errore di percorso, ebbe la geniale idea di passare la corda attorno ad uno spuntone e di recuperarla tirandone un capo. Questa mossa consentì alla guida e al suo cliente di arrivare a Cortina sani e salvi, dopo 22 ore passate su questa montagna.


Salita:
GIORNO 1:
Si parcheggia poco più in alto della partenza degli impianti che portano al rifugio Scotter e si intraprende la mulattiera/sentiero 228 che porta al rifugio San Marco (h 1:20).

GIORNO 2:
Dal rifugio San Marco (1823 m) si parte sul sentiero 226 fino alla Forcella Grande (2255 m). Da qui si sale a sinistra (sentiero 246) per l’evidente vallone (Fond De Rusec) che scende dal Sorapiss fino al bivacco Slataper (2600m). Dal bivacco si sale a destra il ghiaione che in pochi minuti porta all’attacco della via normale. Di seguito la descrizione della salita vera e propria:

Cengia bassa e camino:
alla base delle rocce una freccia rossa indica l’attacco della via; si attacca una paretina di II°- che porta sulla prima cengia rocciosa della parte bassa della parete.
Si percorre la cengia verso sinistra per circa 100m (esposto con roccette) fino alla base di 2 marcati camini di circa 15 m. S’imbocca quello di sinistra e lo si risale (pass. II°+) fino a metà dove un grosso masso incastrato interrompe il camino a metà. Si prosegue in spaccata sulle due pareti levigate superando il masso (III°, 1 chiodo con cordino, passaggio chiave della via) e proseguendo fino ad un colletto di ghiaie all’uscita del camino (6 m, II°) dove si trovano 2 chiodi per la calata in doppia da 20 m da effettuare in discesa.

Cengia mediana e superiore:
dal colletto si sale verso destra per salti di roccia ben gradinata (I°/II°) fino alla base del «Giaron Alto», la conca ghiaiosa al centro della parete. Si segue la cengia verso sinistra verso la Croda Marcora, per tracce di sentiero su ghiaie, proseguendo fino allo spigolo di rocce giallo-nere della Croda.
Si salgono alcune ripide lastronate di roccia coperta di ghiaino e quindi si piega a destra salendo per la lunga cengia superiore che dirige in diagonale verso destra, arrivando sotto i torrioni di cresta.
Da qui, a destra per rampa inclinata (15 m, I°+, esposto, ghiaino), si prosegue per canale di sfasciumi fino ad un crinale di roccette e poi si devia a destra in direzione di un roccione bianco con ometto.
Seguendo in successione alcune cenge, canali e tratti di cresta, si arriva al canalone che si apre sotto la cima.

Cima:
si sale il lato sinistro del canale per una parete di 15 m con un breve camino (II°, aereo ed esposto) da cui si esce a destra su cengetta con spezzone di corda e 2 chiodi, utili per calata di 7-8 m, in discesa.
Infine, un canale gradinato conduce alla cresta finale che finisce sul piatto pianerottolo della cima con la croce di vetta (h 2:30 dall’attacco).

Discesa:
Come per la salita con un’eventuale breve calata in doppia sul camino sotto la cima e ripercorrendo la via di salita fino al colletto di ghiaie, sopra al camino iniziale.
Qui si effettua una calata in doppia di circa 20 m quindi a ritroso fino al parcheggio, passando per il Fond De Rusec, bivacco Slataper, Forcella Grande e rifugio San Marco e rifugio Scotter.

Considerando l’elevata perdita di liquidi legata alla durata dell’escursione, è consigliabile consumare una bevanda a base di malto e luppolo, detta «birra», in entrambi i 2 rifugi che si incontrano lungo il ritorno.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Terrarossa incontri

Cima di Terrarossa – Mercoledì 21 agosto 2019

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Stemma CAI nazionale

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Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo  – Escursionismo Seniores
Capo escursione:

FREGONESE Graziano

OLIVO Aulo

 
Contatti:

346 6853375

335 7280035

 
Grado di difficoltà: E Escursionistico
Tempi: totale 5:00 ore
Dislivello: 900 m    
Itinerario:

Raggiunta la località di Sella Nevea si prende, a sinistra, la strada che sale ai Piani di Montasio proseguendo fino all’ampio parcheggio.

Cartografia: Tabacco 019
Sentieri CAI: 622
Interesse:

Storico, paesaggistico e naturalistico

Equipaggiamento / attrezzatura

Equipaggiamento da media montagna e bastoncini

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 6:45. Palmanova parcheggio Caramel ore 7
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

A seguito di regolare sopralluogo al Monte Zabus, per motivi tecnico-logistici, è stato deciso di annullare tale escursione sostituendola con la Cima di Terrarossa.

Lasciata l’auto al parcheggio in fondo alla strada dei Piani di Montasio si imbocca la pista che conduce al rifugio Di Brazzà. Lo stesso è posto sull’altipiano del Montasio, su un isolato sperone erboso in posizione assai panoramica. Una delle attrattive di questo percorso escursionistico è la possibilità, molto frequente, di ammirare da vicino i numerosi stambecchi che popolano questa montagna. Alle spalle del rifugio si lascia a destra il sentiero CAI n. 623 per prendere il sentiero di sinistra diretto al Montasio. Dopo poche decine di metri si prende a destra un marcato sentiero che sale il pendio erboso misto ad affioramenti rocciosi lungo quella che fu una mulattiera di guerra tutt’ora ben conservata. Si risale ad ampie svolte con pendenza omogenea, con una lunghissima serie di tornanti. Su questi pendii è molto frequente l’incontro con stambecchi poco timorosi della presenza umana tanto che è frequente poterli avvicinare offrendo loro un po’ di sale. Dopo essersi accostati al canalone che scende dalla Forca del Palone si giunge ad un bivio che, a destra, conduce al sentiero Ceria Merlone, si continua a sinistra fino ad incontrare, poco dopo, il bivio con il sentiero Leva. Il nostro sentiero prosegue verso destra e, con alcune ultime svolte, si raggiunge, in breve, la vetta della Cima di Terrarossa (2420 m).

Per la discesa si segue il medesimo itinerario.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
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