Monthly Archives: Febbraio 2018

Malga Pizzul

Mercoledì 28 febbraio 2018 – Anello di Malga PIZZUL 1532 m

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L’escursione per Malga Pizzul, parte dal parcheggio di Misincinis, che si raggiunge dalla statale che arriva a Paularo, passato il ponte sul Chiarsò, prendere in direzione Misincinis, parcheggio in via Cason di Lanza.

In direzione Ravinis lasciare la strada scendendo verso l’alveo del rio Turriea. Passato il ponte, prendere il sentiero CAI n° 441 che sale nel bosco a sinistra (tabella) proseguire fino ad un bivio dove lasciando il 441 si prende il sentiero che porta a Varleit, gruppo di stavoli ben ristrutturati posto in una radura baciata dal sole con splendida veduta verso il gruppo della Grauzaria e Sernio. Proseguire poi oltre i fabbricati salendo verso il bosco, e superando altri stavoli, si sale verso nord incrociando di nuovo il 441 che poco dopo diventa strada carrareccia.
Malga Pizzul
Si arriva ad un incrocio dove, lasciando la strada, il sentiero riprende a destra nel bosco e subito sopra si arriva ad un bivio che porta verso Malga Pizzul, si sale decisamente nel fitto bosco di abete bianco e abete rosso, proseguire attraversando dei rivoli e scoscesi traversi sempre nel bosco, che poi dirada e si esce su prati innevati sotto il monte Zermula. Si vede subito una costruzione dismessa, forse la vecchia casera, e raggiuntala, si guadagna la strada che arriva da Paularo, tutto coperto da tanta neve che ci permette di raggiungere il pianoro di Malga Pizzul direttamente.
Per il ritorno, prendere la stradadi servizio alla casera che scende a Paularo, dopo alcuni tornanti ad un bivio si lascia questa strada per prendere a sinistra la carrareccia verso gli stavoli Varleit. Avanzando si incrocia di nuovo il sentiero 441, sentiero che ora non abbandoniamo più, passando sopra la borgata ora si mantiene il sentiero fino al parcheggio.
Carta: Tabacco 09
Difficoltà: EAI-F
Dislivello: 802 m
Tempo del percorso: ore 6
Distanza: 12 km
Trasporto: mezzi propri
Altitudine min: 730 m
Altitudine max: 1532 m
Dotazione: Ciaspole ghette e ramponcini
Coordinatori: Gaspardis Andre 335 8387161 e Bertoldi Aldo 320 8324936


Chiesetta Madonna della neve

Sella Bistrizza (1718 m) – 18 febbraio 2018

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Per raggiungere la Sella Bistrizza, la partenza è dal parcheggio superiore località camoscio raggiunto da Ugovizza (1186 m) seguiamo la strada forestale che costeggia il rio Uqua e dopo alcuni ripidi tornanti giungiamo ad un ponticello di legno (1360 m) superato il quale continuiamo per un breve tratto lungo la strada fino ad incontrare un bivio e poco piu avanti raggiungiamo il rifugio Nordio-Deffar (1406 m). Qui abbandoniamo la strada e imbocchiamo il sentiero sulla destra (C.A.I. 403-507) che attraversa nuovamente il Rio Uqua e sale a tornanti all’interno di un fitto bosco di abete rosso e qualche larice. Man mano che saliamo il bosco si fa più rado fino a scomparire per lasciare il posto ad una grande radura situata sotto le pendici sud del Monte Osternig dove passa anche il confine di Stato. Da qui si intravedono le prime casette in legno e raggiungiamo Sella Bistrizza (1720 m).

Chiesetta madonna della Neve - Bistrizza
Costeggiando la linea di confine proseguiamo verso sud fino a raggiungere la bellissima Chiesetta della Madonna della Neve (1750 m) sorta in memoria di tre fratelli scomparsi durante la Seconda Guerra Mondiale, dal quale si può ammirare uno splendido panorama sui monti delle Alpi Giulie e della catena della Caravanche.
Orari permettendo, possiamo proseguire per il sentiero C.A.I. 403-507 e scendere a Sella Pleccia (1616 m) e perché no, se siete proprio in forma, possiamo raggiungere anche la malga Acomizza (1706 m).
Visto le abbondanti nevicate previste per questa settimana, si richiede la partecipazione solo di escursionisti esperti e allenati.
Dislivello: 800 m
Difficoltà: F-EAI
Altitudine min: 1186 m
Altitudine max: 1750 m
Distanza: 10 km
Tempo totale: ore 6.00 più le soste
Coordinatori: Braida Ottaviano 333 5281532 e Sattolo Michele 340 7114846
Partenza ore 6.45 dalla sede sociale


Monte Pizzoc

Domenica 11 febbraio 2018 – Anello del Monte PIZZOC 1567 m

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Per l’escursione odierna dell’anello del Monte Pizzoc, si parte dal Centro Ambientale del Vallorch che si trova subito a valle del villaggio cimbro del Vallorch.

I Cimbri, popolo di origine germanica, sono calati in Italia nel periodo tra il 1000 e il 1300 d.C. sistemandosi, prima, nella zona dell’altipiano di Asiago, e sparpagliandosi, poi, in varie località dell’alto veneto e del trentino. Alla fine del 1700 una comunità di Cimbri, specializzati nel lavoro di boscaioli, si è insediata sull’altipiano del Cansiglio fondando il villaggio di Vallorch appunto. Ad oggi la lingua e la cultura Cimbra sono protetti quale lingua minoritaria di diretta derivazione tedesca. Imboccata la strada che si diparte dal Centro Ambientale del Vallorch in circa 10 minuti si giunge al piccolo villaggio cimbro. Da qui si prende il sentiero F1 che sale in lieve pendenza verso sud-ovest fino a raggiungere la strada forestale Del Taffarel. Percorso un breve tratto della strada si giunge ad uno stretto tornante da cui parte, sulla destra, il sentiero F3 che si risale. Trascurato il sentiero che sale verso destra, segnalato da una tabella, si prosegue lungo il sentiero F3 fino a raggiungere i rotondi pascoli dell’Oselada.

Monte PizzocCamminando sulla cresta si può ammirare la cerchia di montagne che dalla Schiara arriva fino a Cima Manera che fa da sfondo alla sottostante Val Lapisina. Questa valle sale a Sella di Fadalto, e al lago di Santa Croce. Raggiunta la Casera Pizzoc si risale la dorsale che porta al Rifugio Vittorio Veneto e da qui alla cima del Monte Pizzoc (1567 m) spianata negli anni ’60 per ospitare una base radar militare a salvaguardia dei confini orientali. Si scende, quindi, dal lato opposto prima per prati e, poi, lungo una strada asfaltata per circa 2 Km. Si scende, quindi, lungo un canalone che si congiunge, più in basso, con una strada sterrata che ci riporta direttamente alle auto chiudendo così uno splendido anello.
Carta: Tabacco 012
Difficoltà: F-EAI
Dislivello: 460 m
Tempo del percorso: ore 5
Distanza: 11 km
Trasporto: mezzi propri
Altitudine min: 1060 m
Altitudine max: 1567 m
Coordinatori: Sverzut Livio 328 3617576 e Fregonese Fausto 347 4780860
P.S.: Vista l’attuale situazione del terreno si raccomanda di portare ciaspe e ramponcini


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