Campanile di Val Montanaia – multivisione 5 maggio 2017

Campanile Val Montanaia

Campanile di Val Montanaia – multivisione 5 maggio 2017

Come vibra il Campanile di Val Montanaia nelle dolomiti friulane?

INDAGINE ALPINISTICO-GEOFISICA
a cura del dott. Franco Pettenati

LA VALLE DEL TESORO
Multivisione di Flavia Facchini

Venerdì 5 maggio 2017, ore 20.45
Sede del CAI di Cervignano del Friuli, Via Garibaldi 18
INGRESSO LIBERO

I recenti terremoti nella zona di Barcis hanno messo in allarme la popolazione locale, la comunità montana e il mondo alpinistico per le possibili lesioni al campanile di Val Montanaia, la famosissima guglia di roccia delle Dolomiti Friulane, catalogata tra i geositi di massimo interesse della Regione Friuli Venezia Giulia e recentemente inserita nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Campanile Val MontanaiaQuesto impressionante monolito isolato, quasi al centro del circo glaciale terminale della Val Montania, è il risultato del processo erosivo attuato dai ghiacciai che ricoprivano la valle e che ne hanno plasmato sino a meno di 10.000 anni fa le forme attuali. La guglia è alta circa 120 metri sul lato Nord, Nord Est e 240 dalla parte Sud. La dissimmetria morfologica delle pareti del Campanile testimonia anche una diversa “energia” del processo erosivo glaciale, visibilmente più accentuato nel ramo destro orografico un tempo percorso dal ghiaccio. Il Campanile è tutto di Dolomia Principale, ma a circa metà altezza sono presenti strati più sottili e meno compatti sui quali si è impostata la grande cengia perimetrale tutta percorribile a piedi (il famoso “ballatoio”).
In questi ultimi anni si è parlato spesso di crolli nelle Dolomiti, come quello della torre Trephor in Cinque Torri, sul Sass Maor (Pale di San Martino), sulla parete nord del Pelmo e sulla cima Una delle Dolomiti di Sesto. Per questo motivo i geologi dell’OGS si sono chiesti come oscilli la grande guglia di roccia e quale sia il suo stato di salute in rapporto alle zone sismiche più vicine, come l’area di Claut o di Barcis o soprattutto della zona del Cansiglio che nel 1936 produsse un terremoto di magnitudo 5.8 – 6.
Per rispondere, occorreva effettuare una serie di misure con apposita strumentazione anche in parete ed in cima alla guglia, superando difficoltà di arrampicata del IV grado con un passaggio di V.
Fotografie, analisi e risultati della ricerca, saranno esposti nella sede del CAI di Cervignano dal dott. Franco Pettenati, geologo con dottorato di ricerca in geofisica.
La presentazione sarà preceduta da una breve multivisione della fotografa Flavia Facchini, riguardante il campanile di Val Montanaia. La sequenza d’immagini montate in dissolvenza è intitolata “La valle del Tesoro”.
Franco Pettenati è Ricercatore all’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale), dove si occupa di sismologia e rischio sismico. Fa parte del Gruppo Rocciatori “Bruti de Val Rosandra” del CAI XXX Ottobre di Trieste. Esperto di arrampicata sia su roccia sia su ghiaccio, scialpinismo ed escursionismo ha fatto due spedizioni in Nepal e numerose volte il capogita per il CAI con mansioni organizzative.


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