Monte Pelmo (3168 m) Via Normale per cengia di Ball – 02 e 03 Agosto 2024

Monte Pelmo (3168 m) Via Normale per cengia di Ball – 02 e 03 Agosto 2024

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Quota 2000
Capo escursione:

Della Silvestra Andrea

Contatti:

347 3249278

Grado di difficoltà: PD- Alpinismo poco difficile
Tempi:

2:00 ore circa da Zoppè al rifugio Venezia – 4:00 ore circa dal rifugio Venezia alla cima

Dislivello:

Salita 1° giorno 400 m – 2° giorno 1250 m

Discesa 1650 m

Itinerario:

Salita al monte Pelmo per via normale da Zoppè di Cad

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 025
Sentieri CAI:

456 – 480

Interesse:

Paesaggistico, alpinistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Oltre alla normale attrezzatura di escursionismo, portare il casco.

Pranzo:

Al sacco il primo giorno e per la salita alla cima, sera mezza pensione rifugio Venezia.

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18. Partenza ore 11:00
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, tardo pomeriggio
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

Monte Pelmo (3168 m) Via Normale per cengia di Ball

  • Partenza: Zoppe di Cadore (1545 m)
  • Dislivello: 400 m 1° giorno, 1250 m 2° giorno
  • Difficoltà: sentiero alpinistico (PD-, II°)

1°GIORNO

Da Zoppè di Cadore (1545 m) lasciare l’auto alla fine del paese nei pressi di un parcheggio.

Risalire la rotabile 456 fino ad un bivio dove sulla sinistra trovo le indicazioni per il rifugio Venezia (1946 m) che lo si raggiunge in circa 2:00 ore.

2°GIORNO

Dal Rifugio Venezia (1946 m) risalire il sentiero 480 verso nord-ovest dove in circa 20 minuti si raggiunge l’attacco della Cengia di Ball.

Proseguire lungo l’esposta cengia fatta di cornici più o meno ampie seguendo sporgenze e rientranze di tre canali successivi fino a raggiungere il famoso passo del gatto (II° punto più difficile).

Superato il passo si prosegue lungo la cengia e si arriva così al bordo inferiore del grande catino detritico posto tra i due spalloni del monte Pelmo.

Si segue una traccia a tornanti (ometti) fino alla base di una parete poi verso sinistra fino ad accedere alla conca del nevaio superiore.

Risalire i gradoni sulla destra superando una fascia rocciosa, il nevaio, e puntando verso sinistra arrivare alla sella (circa 3000 m) tra la vetta e la spalla sud-ovest.

Da qui seguire la cresta sempre per piccole cenge e gradoni fino a poco sotto la vetta dove, vinto l’ultimo passaggio la si raggiunge a quota 3168 m.

(4:00 ore circa dal rifugio Venezia).

Discesa lungo la via di salita.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it


Ven 21 e sab 22 giugno 2024 – Alpinismo Alta Quota – GRAN PARADISO 4.061 m Alpi Graie

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Quota 2000
Capo escursione:

Ivano Roppa

Contatti:

3474049868

Grado di difficoltà: PD- Alpinismo poco difficile
Tempi:

1° giorno: salita 2:30 ore – 2° giorno: salita 5:00 ore, discesa 5:00 ore circa)

Dislivello:

Salita: 1° giorno 890 m; 2° giorno 1.350 m

Discesa:

2° giorno 2.300 m.

Itinerario:

Da Pravieux in Valsavarenche si raggiunge il rifugio Chabod 2.710 m; da qui si effettua la salita alla vetta con successivo rientro ad anello, passando per il rifugio Vittorio Emanuele II. Si scende infine a Pont.

Cartografia:

IGC 1:50000 n.3 –  KOMPASS N. 86 – Gran Paradiso 1:50000

Sentieri CAI: N.A.
Interesse:

Alpinistico, paesaggistico, naturalistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Abbigliamento da alta montagna. Attrezzatura: piccozza, ramponi con anti zoccolo, imbragatura, casco, 2 moschettoni ghiera, cordino da ghiacciaio, occhiali da sole, crema solare, saccolenzuolo per pernotto in rifugio.

Pranzo:

Mezza pensione al Rifugio Chabod. Venerdì e sabato pranzo al sacco.

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 4:30. Partenza ore 4:45
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 22:30 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

  • >>>  POSTI LIMITATI.
  • >>>  RICHIESTA ESPERIENZA IN AMBIENTE INNEVATO.
  • >>>  QUOTA D’ISCRIZIONE: EURO 10.
  • >>>  ADESIONI ENTRO GIOVEDI’ 2 MAGGIO CON PAGAMENTO CAPARRA DI EURO 30.

La vetta del Gran Paradiso si trova interamente in territorio valdostano al confine fra i comuni di Cogne e Valsavarenche, e quindi risulta la vetta più elevata dell’unico massiccio montuoso, oltre 4000 metri, interamente in territorio italiano.
La prima ascensione fu compiuta il 4 settembre 1860 da John Jeremy Cowell, W. Dundas, Michel Payot e Jean Tairraz, per l’attuale via normale.
Il Gran Paradiso è uno dei 4000 più semplici delle Alpi tuttavia non và assolutamente sottovalutato.
Negli ultimi anni infatti, la via normale ha subito alcuni cambiamenti a causa dell’arretramento del ghiacciaio e le difficoltà tecniche sono leggermente aumentete.

1° GIORNO:

Pravieux in Valsavarenche – Rifugio Chabod 2.710 m.
Dopo aver lasciato un paio di macchine a Pont, 2,5 km più avanti, si ritorna al parcheggio di Pravieux in Valsavarenche (1.830 m), dove si consuma il pranzo al sacco. Una volta terminato, si segue il sentiero nel bosco che si inoltra nella valle e conduce al Rifugio Chabod. Durante la camminata si può ammirare la fauna del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Circa 2:30 ore dal parcheggio.

2° GIORNO:

Rifugio Chabod – cima del Gran Paradiso 4.061 m – rifugio Vittorio Emanuele II – parcheggio a Pont.
Dal rif. Chabod si sale al locale invernale e si segue la condotta d’acqua che continua nel vallone al di sotto del ghiacciaio di Montandaynè.
Si prosegue sulla morena, per comodo sentiero fino all’attacco del ghiacciaio stesso. Qui si attraversa a destra, portandosi verso la parete nord del Gran Paradiso.
Si continua verso destra prestando attenzione ai numerosi crepacci, e si entra nel vallone che conduca alla Schiena d’Asino.
Si risale quindi il colletto e in cima ci si congiunge al sentiero che proviene dal rif. Vittorio Emanuele, poco a valle della becca di Moncorvè.
Di qui si prende a sinistra per risalire il regolare pendio ghiacciato che termina sulla crepacciata terminale, poco vicino alla cresta sommitale.
Si toccano quindi le facili roccette della cresta est che porta senza grosse difficoltà fino agli ultimi 20m, prima della Madonnina di vetta.
Qui, un breve passaggio ma molto esposto su una cengia nel versante lato Cogne, permette di arrivare ad un intaglio e poi salire un passaggio di II che porta alla Madonnina di vetta. Questo passaggio chiave ha dei punti di ancoraggio per permettere una progressione in sicurezza.
Dalla cima è possibile scendere con una calata al colletto sul lato opposto rispetto alla cengia, e con persorso facile sul lato Pont, si ritorna all’inizio della cresta percorsa in salita.
La discesa continua poi sull’ultimo tratto della salita per poi deviare a sinistra verso il rifugio Vittorio Emanuele II, compiendo un anello che conduce a Pont.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
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17 SETTEMBRE 2023 – Alpinismo su roccia – Monte Cridola 2.581 m – via normale da Chiandarens

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Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Quota 2000
Capo escursione:

Carlo Vrech

Contatti:

335 1858723

Grado di difficoltà: PD Alpinismo poco difficile
Tempi:

Salita ore 4:30 circa, sviluppo totale circa 13 km.

Dislivello:

Salita 1.450 m circa

Come per la salita

Itinerario:

Salita con tratti di I e II grado al Monte Cridola da Chiandarens, passando per il rifugio Giaf (1.400 m) e la Forcella Scodovacca (2.043 m).

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 016
Sentieri CAI:

346, 344

Interesse:

Paesaggistico, alpinistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Oltre alla normale attrezzatura di escursionismo, portare imbraco e casco.

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 6:00. Partenza ore 6:15
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 17:30 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

Si parte attraversando il ponticello sul Torrente Giaf (1.050 m) e si prosegue nella carrareccia per circa 500 metri per poi imboccare il Sentiero CAI 346 che si inerpica nel bosco. Il sentiero porta, in circa 45 minuti, al rifugio Giaf.

Da qui, proseguendo sul sentiero 346, si arriva in circa 1 ora e mezza, alla Forcella Scodovacca, a più di 2.000 metri di quota, da dove comincia la salita vera e propria.

Alcuni metri dopo la forcella si segue la traccia che, con alcuni bolli rossi, sale sulla destra lungo il franoso e ripido ghiaione che sale alla Tacca del Cridola con alcuni facili passaggi su roccia e fra i massi, facendo attenzione a non far cadere sassi dato il terreno molto franoso. Dalla Tacca del Cridola piegare a sinistra per traccia segnata, raggiungendo una sella.

Da qui comincia un percorso che si alterna fra divertenti paretine di I e II grado, alcuni traversi, qualche zig-zag fra cengette e tratti di sentiero su roccette. Tutto comunque su roccia buona e affidabile, a differenza del primo tratto fino alla sella.

Il tratto di II grado è uno solo e si sviluppa per non più di una quindicina di metri.

Discesa:

Come per la salita, possibilità di assicurazione in alcuni punti dotati di anelli o spit.

NOTA:

Salita con alcuni brevi tratti di arrampicata dove di norma NON si procede in cordata.

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