Author Archives: Cristian Boemo

SENTIERO ITALIA – Da Tribil Superiore a Castelmonte – Domenica 12 dicembre 2021

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Escursionismo
Capo escursione:

AE Cristian Boemo

Contatti:

348 7693599

Grado di difficoltà: E Escursionistico
Tempi: 5:00 ore circa
Dislivello: Salita 300 m Discesa: 300 m
Itinerario:

Escursione lungo il Sentiero Italia da Tribil Superiore (642 m) al santuario di Castelmonte (618 m).

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 041
Sentieri CAI: 747
Interesse:

Storico e paesaggistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI AVERE CON SE MASCHERINA E GEL DISINFETTANTE (dispositivi DPI).

oltre alla normale attrezzatura di escursionismo.

Pranzo:

Al sacco, lungo il percorso non è possibile rifornirsi d’acqua

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 7:15. Partenza ore 7:30
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

L’itinerario segue il sentiero CAI 747 lungo il crinale che si affaccia sulla Valle dello Judrio, attraversando o percorrendo tratti del Sentiero Italia, dell’Alpe Adria Trail, della Via Alpina e dei Cammini.

Storicamente questa dorsale rappresentava durante la Prima Guerra Mondiale la “seconda linea di difesa principale”, oggetto di scontri minori a seguito dell’avanzata dell’esercito austriaco dopo la Battaglia di Caporetto. Notevole la visuale che spazia dalle Alpi Giulie (spettacolare quella del Monte Nero/Krn) fino alla pianura e al mare.

Dopo aver lasciato alcune auto a Castelmonte per il rientro parcheggiamo nei pressi del piccolo campo sportivo del paese di Tribil Superiore dove inizia il percorso. Presa la stradina in leggera discesa si entra nel boschetto alle pendici del Monte Cloptzè proseguendo fino alla fontana di Gnidovizza e al borgo omonimo.

Si risale al centro del paesino dove si nota, sulla sinistra, una discesa che porta attraverso vecchi orti contornati da muretti a secco a un lungo traverso nel rado bosco del Monte Kuk fino all’ampia radura che confina con la rotabile per il piccolo borgo di Clinaz.

Senza entrare nel paesino si prende a destra lungo la strada fino a incrociare una panoramica, da qui inizia a sinistra un bel tratto di una dorsale erbosa molto panoramica che corre nei prati di Varch. Attraversata la località di Urataca, il percorso evita la forestale e piega a destra lungo i prati verso Colle Cereverco.

Superata ancora una forestale e risalita una breve scarpata, dove il faggio cresce sul terreno carsico e dove si notano alcuni ingressi di vecchie caverne, si segue il sentiero che risale la cima del Colle di S. Giovanni dove sorge l’omonima chiesetta. Sosta in vetta al colle per ammirare la splendida visuale sulla Valle dello Judrio. Il tratto successivo è forse il più bello: una cresta rocciosa dove il sentiero si snoda tra resti di trincee, boschi di faggi e radure prative impreziosite da grandi betulle e ginepri, si supera il cartello con l’indicazione per Bordon e si risale nel bosco del Monte Cau e successivamente si giunge al Bivio per Covacevizza. Si continua lungo un comodo sentiero che sbuca nei prati che si risalgono fino a raggiungere la Chiesetta di San Nicolò (lapidi di soldati germanici).

Si riprende il cammino fino al bivio per Oborza e, invece di raggiungere Castelmonte per la strada asfaltata, si seguirà il sentiero che scende fino a incrociare la traccia proveniente da Marcolino per proseguire a destra lungo i fianchi del monte Spik su un sentiero ripido che ci porta alla meta finale del Santuario.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it


Domenica 7 novembre 2021 – SENTIERO ITALIA TAPPA SI A25 – Carso Triestino Repen-Basovizza

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:

Ο – Alpinismo Giovanile – Escursionismo Ο – Escursionismo Seniores
Ο – Quota 2000 Ο – Nordic Walking  
Capo escursione:

Salvemini Nicole

AE/EAI/EEA  Boemo Cristian

 
Contatti:

349 5012646

348 769359

 
Grado di difficoltà: E Escursionistico  
Tempi:

traversata   4:30-5:00 ore

Dislivello: Salita 400 m Discesa: 330 m

Lunghezza 15,7 km

Itinerario:

Auto: C.d.Fr. Monfalcone Sistiana Aurisina Prosecco Repen Escursione: Repen – Col – Poklon – Fernetti – Gropada – Basovizza

Cartografia: Tabacco 047 1:25.000 Carso Triestino e Isontino
Sentieri CAI:

24 – 3 – 42 – 44 SI

Interesse:

naturalistico-ambientale-storico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI AVERE CON SE MASCHERINA E GEL DISINFETTANTE (dispositivi DPI).

Normale attrezzatura da escursionismo leggero –  consigliamo NO scarpe da running.

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 7:00. Partenza ore 7:15

(se diverso in accordo con i responsabili escursione)

Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18
Mezzo: Auto propria ed essendo una traversata, è necessario un’accurata organizzazione dei trasporti in accordo con i capiescursione RISPETTANDO LE NORME NAZIONALI E REGIONALI
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

Il Sentiero Italia, con oltre 7000 km e oltre 500 tappe ha un forte significato simbolico, rappresenta la forza delle sezioni CAI che hanno saputo metaforicamente “cucire” un percorso per tenere assieme tutti i territori montani italiani , comprese le isole maggiori.

In Friuli Venezia Giulia ci sono 28 tappe con partenza dal rifugio Calvi nel gruppo del Peralba, sopra Sappada, fino ad arrivare a Muggia, sul litorale Adriatico. Il percorso che proponiamo ripercorre la tappa SI A25 da Repen (Monrupino) a Basovizza, sul Carso Triestino, nelle vicinanze del confine sloveno. In questo periodo autunnale, il paesaggio si tinge dei colori tipici, giallo, rosso, marrone, che contrastano piacevolmente con il grigio chiaro delle conformazioni rocciose carsiche. 

Tratti d’asfalto, strade sterrate, viottoli affiancati dai caratteristici muretti a secco, radure, vigneti e uliveti, il sentiero è facile, dislivelli in salita e discesa non particolarmente impegnativi. La partenza avverrà dalla piazza principale di Rupen e ci inoltreremo tra le case in direzione Est, verso il borgo di Col. Percorreremo il sentiero dei Poeti (Gruden, Saba e Kosovel) sul lato nord della rocca e santuario di Monrupino (luogo che meriterebbe una sosta prolungata per la sua bellezza). Raggiunto l’abitato di Poklon, proseguiremo per sentiero passando sotto le pendici del monte Orsario (475 m) (breve deviazione per raggiungerne la sommità, dov’è stata eretta una vedetta dalla quale si gode di un bel panorama). A breve distanza c’è il valico stradale di Fernetti. Soltanto un breve tratto su asfalto, accompagnati dal “caratteristico rumore” dei numerosi camion che transitano. Riprenderemo un viottolo dal fondo sassoso e per un sentiero in piano giungeremo al ponte che attraversa la ferrovia Opicina-Sesana. Saremo ormai vicini all’abisso di Trebiciano (breve visita) Questa grotta è stata considerata l’abisso più profondo al mondo per oltre ottant’anni. Qui sono iniziate le prime ricerche speleologiche, idrologiche e speleosubacquee della nostra Regione, Regione che a sua volta è stata culla della speleologia italiana. Qui sotto passa il corso del fiume Timavo, che nasce sul monte Nevoso (Sneznik) al confine con la Croazia, si inabissa nelle grotte di San Canziano (SLO) e per quasi 40 km scorre sotto terra per riaffiorare a San Giovanni di Duino.  Saliremo al monte Franco (417 m) e al monte dei Pini (476 m) (traliccio) per poi passare accanto all’abitato di Gropada. Continueremo a tratti vicino al confine con la Slovenia ed in seguito raggiungeremo la strada a fondo naturale che attraversa il bosco Igouza. Attraversata la carrareccia, proseguiremo ancora sul sent. n. 3 e poi n. 44 denominato sent. Ressel e dopo 1,5 km di cammino raggiungeremo l’abitato di Basovizza (377 m).

Il tracciato non presenta tratti pericolosi, solamente con presenza di umidità-pioggia alcuni tratti di sentiero in discesa possono diventare insidiosi. Scarpe da trekking leggere, anche basse van bene, ma suola tassellata.

2020 20-60

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Monte CORNETTO 1792 m – Prealpi Carniche – Val Cellina – Domenica 5 settembre 2021

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  – Escursionismo Ο – Escursionismo Seniores
Capo escursione:

AE/EAI/EEA  Boemo Cristian

   
Contatti:

348 7693599

   
Grado di difficoltà: EE Per escursionisti esperti
Tempi:

Salita ore 4:00 ore – discesa 3:00 ore

Dislivello: Salita 1300 m Discesa: 1300 m  
Itinerario:

Auto: C.d.Fr. Montereale Val Cellina – Cellino Dal P. al ponte SS251 Val Feron (504 m)- sent. 901 – Cas. Feron (992 m) – sent. 903 – Cima  1792 m. – Ritorno stesso itinerario

Cartografia:

Tabacco 021 1:25.000 Dolomiti Friulane e d’oltre Piave

Sentieri CAI:

901-903

Interesse:

naturalistico-ambientale

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI AVERE CON SE MASCHERINA E GEL DISINFETTANTE (dispositivi DPI).

Normale attrezzatura di escursionismo

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 6:30. (se diverso in accordo con i responsabili escursione)
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

PRESENTAZIONE:

Proponiamo in sostituzione dell’escursione in Slovenia, un’escursione impegnativa nel tratto centrale per ripidità del sentiero, che consente di raggiungere una zona poco frequentata ma altrettanto remunerativa dal punto di vista panoramico. Partendo dalla statale 251 della Val Cellina, al ponte subito dopo la località di Cellino in val Chialedina, una strada forestale e poi sentiero facile attraversa il fondovalle della Val Feron. Arrivati all’omonima casera  sistemata da pochi anni (992 m), il sentiero s’inerpica per il lato sud del Gialinut. Dalla casera fino a 1300m la salita non concede pause, ma con il giusto ritmo lo si supera come sempre. Il sentiero poi degrada e piega verso W per aggirare la cima del Gialinut e passa tra mughi, larici e abeti rossi. Un breve discesa porta al ghiaione di Cima di Tola e risale fino al una selletta (1700 m) per affacciarsi al Pian Grant. Ancora un breve sforzo tra erbe e larici per arrivare in cima a quota 1792 m. Panorama superlativo. Ripercorrendo le stesso itinerario per ritornare alle macchine lasciate in Val Cellina. Ricordiamolo ai soci che la manutenzione del sentiero 903 è di competenza alla nostra sezione.

2020 20-60

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
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info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


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