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Ferrate in DOLOMITI – Ferrata Averau 2.649 m – Ferrata Olivieri a Punta Anna 2.731 m – venerdì 25 e sabato 26 agosto 2023-

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Escursionismo
Capo escursione:

Nicole Salvemini

Luca Durì

Contatti:

349 5012646

328 1027056

Grado di difficoltà: EEA-D Ferrata difficile
Tempi:

I° giorno: 4:00 ore senza soste – II° giorno: 6:30 ore senza soste

Dislivello: I° giorno: 600 m – sviluppo 8 km

II° giorno: 865 m – sviluppo 8,5 km

Itinerario:

I° giorno: Passo Giau – Forcella Nuvolau – Cima Averau – Forcella Nuvolau – Passo Giau

II° giorno: Rifugio Dibona – Rifugio Pomedes – Ferrata Olivieri – Punta Anna – Doss de Tofana – Sentiero attrezzato Olivieri – Rifugio Pomedes – Rifugio Dibona

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 03
Sentieri CAI:

I° giorno: 452 – ferr. Averau – 464 – 452; II° giorno: 421 – ferr. Olivieri – sent. attrez. Olivieri – 421

Interesse: Geologico, paesaggistico, alpinistico
Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Scarponi, imbrago, kit da ferrata, casco, sacco lenzuolo.

Pranzo:

Pranzo al sacco per entrambi i giorni. Mezza pensione c/o Rifugio Dibona euro 70,00.-

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 6:00. Partenza ore 6:15
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 20:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

POSTI LIMITATI PER QUESTA ESCURSIONE.

ISCRIZIONI ENTRO GIOVEDI’ 17 AGOSTO con pagamento della quota della mezza pensione di euro 70,00.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 10 EURO A PERSONA.

Venerdì 25 agosto 2023

L’escursione ha come punto di partenza il Passo Giau 2.236 m, dove possiamo lasciare la nostra auto.

Da qui imbocchiamo il sentiero di sinistra 452, in direzione della forcella Nuvolau (rifugio Averau) 2.413 m, che si sviluppa a ridosso dei costoni rocciosi occidentali del Ra Gusela e del Monte Nuvolau.

Già dai primi passi, il panorama che ci appare ai nostri occhi è veramente fantastico, dove rileviamo subito alcuni notevoli gruppi montuosi delle Dolomiti, come le Pale di San Martino, la Marmolada e il Gruppo del Sella.

Prima di giungere al bivio che collega il sentiero 452 al comodo sentiero sterrato 464, imbocchiamo una scorciatoia che sale, con una certa ripidità, sulla destra, salendo così direttamente al rifugio Averau 2.413 m (1:00 ora dal parcheggio).

Dal rifugio in pochi minuti arriviamo all’attacco della ferrata. La ferrata inizia lungo l’esposta parete e con alcuni passaggi non banali. Inizialmente si traversa in diagonale a sinistra, si aggira uno spigolo e con sviluppo verticale si guadagnano alcuni metri di parete. A sinistra si trova l’arrivo di un cavo che viene utilizzato in discesa per evitare parzialmente l’incrocio con altri escursionisti. Raggiunta una comoda cengia rocciosa comunque attrezzata  la si percorre per pochi metri con lieve discesa finale e ci si porta alla base del secondo ed ultimo troncone della via. Un gradone di roccia agevola l’attacco e l’apparente difficoltà del tratto verticale viene invece contenuta dalla roccia molto appigliata uscendo così su un pianoro detritico. Attraverso una traccia di sentiero ed alcune facili roccette si raggiunge la panoramica croce di vetta del Monte Averau 2.649 m (1:00 ora dal rifugio).

Dalla cima percorriamo lo stesso itinerario a ritroso fino ad imboccare, dopo aver ripercorso la cengetta rocciosa, uno stretto camino nel quale una breve serie di staffe metalliche agevola la discesa ed evita seppur in minima parte un tratto verticale della salita.

Raggiungiamo poi nuovamente il rifugio Averau (1:00 ora dalla cima) e imbocchiamo il sentiero 464 fino al bivio che ci permette di riprendere il sentiero 452 percorso all’andata fino al Passo Giau (1.00 ora dal rifugio).

Dopo la sistemazione riprendiamo l’auto in direzione del Rifugio Dibona 2.037 m dove pernotteremo (30 minuti circa).

Sabato 26 agosto 2023

Dal Rifugio Dibona 2.037 m imbocchiamo il sentiero 421 che ripidamente in 30 minuti ci porta al Rifugio Pomedes 2.303 m. Da qui raggiungiamo la stazione a monte della seggiovia che arriva dal Rifugio Duca D’Aosta e prendiamo un ripido sentiero che ci porta all’attacco della Ferrata Olivieri. (40 minuti dal rif. Pomedes)

La via Ferrata Olivieri a Punta Anna non è estremamente lunga ma visti i passaggi tecnici ed esposti viene considerata per esperti. La ferrata si sviluppa sul contrafforte delimitante la Tofana di Mezzo e, attraverso passaggi spettacolari, porta a 2.731 m. La vista che si conquista con la via è spettacolare: un panorama a 360 gradi sulle cime dolomitiche che lascia senza parole così da essere considerata una delle più belle vie di tutte le Dolomiti.

 

La ferrata comincia subito con dei passaggi verticali lungo la parete est per roccia ben gradinata poi, per una cengia obliqua a sinistra, si arriva ad un pulpito. Continuando per un ripido salto, si raggiunge una forcella sulla cresta all’inizio dello spigolo, con vista sulla maestosa Tofana di Rozes. Con l’aiuto delle corde fissate a brevi intervalli, si sale per l’affilato spigolo, a tratti molto ripido. Dopo passaggi esposti e a volte strapiombanti si raggiunge la spalla della Punta Anna 2.731 m (1:00 ora dall’attacco della ferrata).

Dalla cima della Punta Anna proseguiamo lungo la cresta aerea in direzione del Doss de Tofana, fino a raggiungere il bivio che a sinistra porta al rifugio Giussani. Noi proseguiamo a destra salendo per gradoni fino ad una forcella per poi andare in salita sul versante sudest per una ripida rampa di placche attrezzate passando per un diedro inclinato e infine per una cengia orizzontale. Questa, porta verso nordest fino ad una sporgenza che si segue in salita a sinistra fino al Doss de Tofana 2.840 m, meta della nostra escursione (3:00 ore e mezza dal rifugio Dibona).

Da qui, volendo, si può continuare in salita per la Ferrata Aglio alla Tofana di Mezzo, ma noi torneremo al bivio precedente dove scenderemo a sinistra lungo il dosso detritico in direzione della stazione Ra Valles fino alla deviazione per il sentiero attrezzato Olivieri nei pressi di un impianto di sci (1 ora e mezza dal Doss de Tofana).

Traversando per rocce attrezzate verso sudest, si passa un canalino per raggiungere una forcella. La discesa prosegue sul versante est continuando con alcuni tornanti e un paio di tratti agevolati da scale metalliche. Un ulteriore esposta discesa mediante corda fissa, porta al pendio erboso dove si segue il sentiero verso sud. Ancora due canaloni divertenti in discesa e risalita, un canalino attrezzato sotto gli strapiombi, portano al ghiaione ai piedi delle pareti che con leggera salita ci riporta al rifugio Pomedes (1.00 ora dall’attacco del sentiero attrezzato Olivieri).

Da qui come all’andata in circa mezz’ora ritorniamo al rifugio Dibona (6.00 ore e mezza totali senza soste).

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it


CAI – Picco di Mezzodì (2063 m) – 9 luglio 2023

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Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Escursionismo
Capo escursione:

Renato Taverna

Davide Di Lazzaro

Contatti:

331 2095993

348 0882066

Grado di difficoltà: E-EE Escursionisti – Escursionisti Esperti
Tempi:

Salita 3:15 ore, discesa 2:45 ore.

Dislivello:

1100 m. 11 km.

Itinerario:

Lago superiore di Fusine – sella Colrotondo – Picco di Mezzodì

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 019
Sentieri CAI:

514, 515

Interesse:

Geologico, paesaggistico, alpinistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Normale attrezzatura escursionistica

Pranzo: Al sacco; buona scorta d’acqua
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 6:15. Partenza ore 6:30
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 17:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

Il punto di partenza dell’escursione proposta è il lago superiore di Fusine. Il Picco di Mezzodì è una cima poco frequentata ma di grande interesse, sia per l’ambiente ancora abbastanza selvaggio che per la grande panoramicità che offre la cima, infatti in caso di bel tempo si può ammirare il Mangart, le Ponze, Montasio, Jof Fuart, catena del Canin, oltre che sull’anfiteatro delle altre cime circostanti. Lasciata la macchina si intraprende il sentiero CAI 514. Percorso un buon tratto di strada forestale il sentiero si inoltra ripidamente per circa un’ora e mezza fino al bivio posto a Sella Colrotondo. Da questa il sentiero volta a sinistra e prosegue sulla cresta boscosa per un’altra ora e quindici minuti circa fino a raggiungere la pietraia posto sotto al Picco di Mezzodì.

Qui il sentiero si inerpica ripidamente fino ad impennarsi sotto una placca rocciosa che bisogna scalare (I grado relativamente esposto) che in caso, può essere protetto facilmente. Ci si porta su una cengia soprastante e si continua fino al bivio segnalato per forcella Ratece, che si ignora per voltare invece a destra e salire tra mughi e pietraia fino alla cima del Picco (2063 m.).

Dopo una meritata sosta in cima, la discesa avviene per lo stesso itinerario di salita.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it


CAI – Rifugio Ottone Brentari e Cima D’Asta 2847 m – 22 e 23 luglio 2023

Tags :

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Escursionismo
Capo escursione:

Alessandro FILIPPO

Davide DI LAZZARO

Paola FACCHINETTI

Contatti:

339 3266319

348 0882066

333 3664022

Grado di difficoltà: EEA-F Ferrata facile
Tempi:

5:00 ore Sabato 22/07 + 5:30 ore Domenica 23/07

Dislivello:

1200 m Sabato

500 m Domenica + 1500 m in discesa

Itinerario:

Malga Sorgazza – Sentiero Attrezzato Gabrielli – Rifugio Ottone Brentari. Rifugio – Canalone dei Bassanesi – Cresta ovest – Cima D’Asta e ritorno per via normale

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 058
Sentieri CAI:

327, 380, 326, 375, 364, 327

Interesse:

Geologico, paesaggistico, alpinistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE.

Scarponi; imbrago; set da ferrata; caschetto; sacco lenzuolo

Pranzo: Al sacco; buona scorta d’acqua
Luogo e ora di partenza: Ritrovo 22/07: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 4:45. Partenza ore 5:00
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 20:00 circa del 23/07
Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

  • il termine per le iscrizioni è giovedì 13 luglio.
  • giovedì 6 luglio si terrà la presentazione dell’escursione in sede.

Relazione:

Sabato 22 Luglio 2023

Dal parcheggio seguiremo il segnavia 327 che transita pianeggiante dapprima a sinistra del Bacino di Sorgazza e poi accanto a un cimitero militare. La strada forestale prosegue ora in salita in un bosco di conifere ignorando alcune deviazioni fino a scorgere la stazione a valle della Teleferica Brusà (1644 m, 45 min dal parcheggio).

Seguiremo ora il segnavia 380 che con alcuni ampi tornanti porta a Forcella Magna 2117 m (1:45 h, 2:30 h dal parcheggio). Si sale ora lungo il sentiero 326 fino al bivio con il 375. Si segue quest’ultimo segnavia fino a Forcella Tellina e quindi fino all’attacco della ferrata.

Indossato l’imbrago, casco ed il set, iniziamo a salire lungo i cavi, incontrando poi alcune scalette che portano alla Cresta di Socceda. Si sale ancora fino alla cima Col Verde 2568 m per poi scendere al Passo Socede 2518 ed infine al rifugio Ottone Brentari alla Cima D’Asta 2475 m (5h circa totali)

Domenica 23 Luglio 2023

Dal rifugio si scende verso ovest lambendo il lago (sponda occidentale) ripercorrendo il sentiero 375 per poi trovare la traccia a destra. Per blocchi e ripido pendio si sale alla base dell’evidente canalone posto a sinistra della vetta (canale dei Bassanesi).

Si entra nel canalone stesso che si risale su sassi instabili (attenzione caduta pietre, consigliabile caschetto) seguendo i bolli rossi fino ad una biforcazione. Dovremo prestare particolare attenzione a questo tratto, rimanendo in gruppo uniti ed evitando di muovere i massi.

Si percorre preferibilmente la biforcazione di sinistra, dove le tracce sono meno ripide, arrivando alla Bocchetta Canalòn 2664 m (40 min da rifugio). Da qui si volge a destra lungo la cresta ovest che presenta qualche breve passaggio di I grado (ometti, tracce) fino ad arrivare alla croce di vetta (Cima D’Asta 2847 m, circa 1:30 h dal rifugio). In cima è presente il piccolo Bivacco Cavinato.

Dalla cima, in assenza di nebbie piuttosto frequenti, ci aspetta un panorama grandioso che spazia dalle Prealpi Venete e Trentine, all’Adamello, Dolomiti di Brenta, Ortles, Alpi Venoste e oltre al vicino Lagorai, le Dolomiti occidentali, ovvero Latemàr, Catinaccio, Saso Lungo, Sella, Marmolada, Pale di San Martino  e le Vette Feltrine.

Nota: nel caso le condizioni non permettessero la salita lungo il canale, percorreremo la via normale.

Per la discesa percorreremo la via normale lungo il pendio orientale del monte, intersecando il segnavia 364 presso la parte alta del Lastè dei Fiori. Seguiremo il sentiero a destra risalendo circa 80 m fino alla Forzeleta 2680 m (tratto attrezzato con cordino e alcune staffe). Questo tratto potrebbe essere innevato o ghiacciato fino ad estate inoltrata.

Dalla Forzeleta ci riaffacciamo al versante del rifugio e scenderemo per gradoni rocciosi fino allo stesso (1:30 h dalla cima).

Dopo una sosta, faremo ritorno alle auto scendendo per il segnavia 327 “Trodo dei Aseni”, aggirando i lastroni granitici fino al bivio segnalato come Bualòn 2000 m. Un’alternativa più impegnativa prevede la discesa per i Lastoni, s. 327B  [attenzione sulla mappa Kompass i segnavia 327 e 327B sono invertiti rispetto alla mappa Tabacco e ai segnavia sul terreno].

Ignorato il sentiero 326 che scende da Forcella Magna, scendiamo con numerose svolte sul s. 327 riportandoci in piano verso il vallone del Bualòn e quindi al bivio per Forc. Magna presso la partenza della teleferica del rifugio.

Ripercorreremo quindi la strada forestale fino al parcheggio (2:30 h dal rifugio, 5:30 h totali).

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