25 SETTEMBRE 2021 – Crete di Gleris o Anello delle 7 picche

25 SETTEMBRE 2021 – Crete di Gleris o Anello delle 7 picche

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  – Quota 2000 Ο – Escursionismo Seniores
Capo escursione:

Thomas Zuliani

   
Contatti:

+39 335 8343512

   
Grado di difficoltà: PD+ Alpinismo Poco difficile
Tempi: 7:00 ore circa
Dislivello: Salita 1.400 m Discesa: 1.400 m  
Itinerario:

Dal parcheggio di Val Alba di sale in direzione del rifugio Vualt e poi da lì si prosegue verso l’ex. Ricovero Militare fino a incrociare l’Alta via del Cai di Moggio che ci condurrà fino alla forcella della Pecora. Da qui parte la vera escursion alpinistica che ci porterà in Cima al Monte Cjavals sempre rimanendo sul filo di cresta e toccando 5 delle 7 picche (cima della Pecora, Cima Muini, Cima di Mezzo e Cima Alta di Gleris). Discesa: dal cima del Monte Cjavals si scende verso sud/est in direzione del bivacco Bianchi e poi da lì per facile sentiero si raggiunge il parcheggio di Val Alba.

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 01
Sentieri CAI:

425, 428, 428a e più la parte alpinistica

Interesse:

Paesaggistico, alpinistico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI AVERE CON SE MASCHERINA E GEL DISINFETTANTE (dispositivi DPI).

Attrezzatura: imbragatura, casco, 2 moschettoni.

Pranzo: Al sacco
Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 5:50. Partenza ore 6:00
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 18:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:  
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

Appagante giro alpinistico d’ambiente, per la prima metà da affrontare seguendo i radi e sbiaditi bollini, poi dalla sella di Gleris ben segnalata. Partenza dal parcheggio Val Alba (per il rifugio Vualt a 1.077 m. Seguire il sentiero Cai 425 fino ad incrociare l’Alta Via Cai Moggio, a quota 1.790 m circa, che poi si percorrerà verso est fino al bivio per Sella della Pecora. Arrivati alla Sella della Pecora (1.824 m), è consigliabile lasciare lo zaino alla sella, per affrontare senza zavorra non necessaria, la simpatica e veloce salita (50/60 m dislivello) alla cima della Pecora. Verso nord scende il ripido ghiaione per la Val Gleris, verso sinistra invece, in leggera discesa, una piccola ed esposta cengia segna l’inizio della via (croce in metallo presente). Superati 3/4 metri, si affronta il primo passaggio chiave (II grado esposto), ben appigliato per le mani e buoni appoggi per i piedi. Si sale poi per una cinquantina di metri su balze erbose ma detritiche, fino ad entrare nei radi mughi. Rimanendo sempre sulla sinistra, in mezzo a mughi più fitti, si raggiunge un secondo punto chiave della breve salita: un canale stretto e verticale, divertente ed appigliato, di 10 m (I+), che porta in prossimità della cima (1.868 m). La discesa avverrà per lo stesso percorso. Giunti di nuovo alla sella, guardando verso nord, prendere a destra (tenersi sul filo di cresta) per verdi, fino ad individuare il primo bollino. Da qui in avanti, gli stessi saranno radi e spesso scoloriti.

Si incontra, su un masso, un’indicazione sbiadita (freccia) che indica di svoltare a sinistra (I grado). Ancora a sinistra su salti di roccia ben appigliati e leggermente esposti, poi per cresta dirupata puntando i mughi. Si sale poi un canale per 30 m circa, si incontra una paretina umida di 2metri (superare a sinistra, II grado). In uscita dallo stesso canale, una svolta a sinistra porta ad una paretina da superare in arrampicata (I+) fino a giungere a terrazzi erbosi e poi ad una parete, sulla quale una freccia ci indicherà la vicina e indicata, Cima del Muini (1.943 m). Nessun problema per raggiungere quest’ultima  e rientrare per la stessa via. Una volta scesi dalla Cima del Muini,  tenersi a ridosso della parete (frecce e indicazioni) e percorrere un traverso tra bassi mughi e poi su verdi, fino a giungere in un canalino di I grado con una paretina da superare a sinistra (II grado) e poi 2 rapide volte per poi continuare sotto parete per una cinquantina di metri.

Si prosegue per verdi terrazzati senza particolari problemi, fino a che sulla nostra destra troviamo dei bolli sulla parete. Si tratta sicuramente del tratto più esposto della via, una parete di circa una trentina di metri, ma da affrontare sempre su roccia buona ed appigliata. Salendo in diagonale si sbuca sulla sella in prossimità della Cima di Mezzo (2.027 m), che si raggiunge in un attimo, seguendo una breve cresta. Ridiscendere poi alla selletta e proseguire verso est. Un ripido canale di circa 200 m fa vedere la forcella di Gleris sottostante (1.961 m). La prima parte è sicuramente la più impegnativa, uno spezzone di cordino agevola notevolmente la disarrampicata, che in caso di assenza sarebbe sicuramente di II grado. La discesa poi diventa man mano più semplice. Arrivati alla forcella, progredire poi lungo una dorsale su verdi e massi mobili (bolli arancioni), fino a raggiungere una selletta, sotto ad una imponente parete. Rimanendo a sinistra, perdere quota per una decina di metri. Il sentiero ora in leggera salita, su terreno friabile e leggermente esposto, fa aggirare la penultima cima del percorso, per raggiungere la quale ci sarà da superare l’ultimo tratto verticale della via alpinistica. Una ventina di metri di dislivello, con passaggi di I+ e II grado a tratti esposti, su roccia buona e a tratti sfasciumi. Una lunga corda presente, aiuta nella salita. Raggiunta l’anticima, qualche decina di metri porta la via ad affrontare prima la cima Alta di Gleris (2.085 m) e poi la splendida linea di cresta per raggiungere il monte Cjavals (2.098 m). Spettacolare questo tratto tra aeree creste, mai particolarmente esposte e spesso su belle pacche rocciose ed ampie. Questo è sicuramente il tratto più remunerativo dell’escursione. Piccoli saliscendi si alternano a tratti più affilati di cresta. Un ultimo tratto di salita senza problemi ed anche la cima del Cjavals è raggiunta. Davvero notevole la visuale che si può ammirare da questa cima!

La discesa comincia percorrendo la cresta che prosegue verso Sud/Est e che porta al bivacco Bianchi. Solo piccoli punti dove porre la giusta attenzione tra rocce, terra e sfasciumi, poi la discesa è su sentiero piuttosto ripido, ma mai difficile, fino nei pressi del bivacco stesso. Qui il sentiero diventa ampio ed in falsopiano. Lasciato il bivacco alla sinistra, rientrare sul sentiero CAI 428 e poi 428a verso il parcheggio di partenza.

2020 20-60

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Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
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