CAI sul SASS RIGAIS 3025 m Dolomiti – 19-20 luglio 2024

CAI sul SASS RIGAIS 3025 m Dolomiti – 19-20 luglio 2024

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Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo:  – Escursionismo
Capo escursione:

Alessandro FILIPPO

Paola FACCHINETTI

Contatti:

339 3266319

333 3664022

Grado di difficoltà: EEA-PD Ferrata poco difficile
Tempi:

Venerdì 5:00 h – Sabato 8:00 h

Dislivello:

Venerdì 850 m

Sabato 1000 m

Itinerario:

Parcheggio Daunei – Rif. Juac – Forc. San Silvestro – Rif. Stevia – Forc. de la Piza – Cima La Piza – Rif. Firenze

Rifugio – ferrata est Sass Rigais – ferrata sud fino al rifugio – parcheggio

Cartografia: Tabacco 1:25000 foglio 05
Sentieri CAI:

Sentieri 3 – 17 – 17b – 13

Interesse:

naturalistico, paesaggistico, antropico

Equipaggiamento / attrezzatura E’ OBBLIGO DEI PARTECIPANTI RISPETTARE LE NOTE OPERATIVE. Scarponi; imbrago; set da ferrata; caschetto; sacco lenzuolo.
Pranzo:

pranzo al sacco; buona scorta d’acqua

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18,

19/07/2024 ore 5:15. Partenza ore 5:30. Ritrovo Casello Porpetto ore 05:45.

 

Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18,

20/07/23 ore 21:00 circa

Mezzo: Auto propria
Allegati:
Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI

COME DI CONSUETO, PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO PASSARE IN SEDE IL GIOVEDÌ PRIMA DELL’ESCURSIONE PER ISCRIVERSI O CONTATTARE PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE

Relazione:

PRESENTAZIONE ESCURSIONE 11/07 ORE 21:00 IN SEDE CAI CERVIGNANO – VIA GARIBALDI 18

Venerdì 19 Luglio 2024

Dal parcheggio Daunei si imbocca il sentiero 3 fino a Rif. Juac 1903 m, intanto sulla destra compare la parete dei Monti di Stevia, imponente muro roccioso ai piedi del quale sorge appunto la nostra meta.

Poco prima dei rifugio Juac dovremo proseguire per il sentiero n° 3 e poi n°17 che troveremo sulla destra, che ci porterà alla forcella San Silvestro vicino al rifugio Stevia, da qui il sentiero diventa più tecnico con passaggi però molto particolari e suggestivi con tratti esposti ma nulla di complesso.

Una volta raggiunta la forcella, proseguiamo in discesa fino alle prossime indicazioni e seguiamo verso il Rifugio Stevia ( aperto solo nella stagione estiva). In circa 20 min lo raggiungeremo e potremmo riposarci ammirando lo spettacolare panorama sulle Dolomiti.

Ripreso fiato possiamo proseguire sul sentiero n°17 fino ad arrivare alla Forcella de la Piza (2495 m), da qui si sale alla Cima La Piza 2555 m, punto più alto dell’escursione .

Tornati alla forcella possiamo iniziare a scendere nella gola che ci porterà in circa 1:00 h fino al rifugio Firenze. Il sentiero è abbastanza ripido ma sono presenti scalinate in legno per agevolare la discesa.

Sabato 20 Luglio 2024

Avvicinamento:

Dal rifugio seguiremo il sentiero 13 fino al bivio presso il Plan Ciautier (2322 m, 1:00 h).

Al bivio terremo la destra per salire lungamente il vallone detritico della Val Salieres per esili tracce, fino a raggiungere l’intaglio che separa il Sass Rigais dalla Furchetta (2696 m, 1:15 h, 2:15 h totali).

Ora ci terremo a sinistra per salire la roccette non attrezzate (prestare attenzione) seguendo alcuni bolli rossi fino a raggiungere la sella dove inizia la ferrata (2800 m, 2.:30 h totali).

Ferrata

Saliamo alcune roccette ben appigliate, saltiamo una fessura (attenzione) fino a raggiungere un punto verticale che si supera con l’aiuto di pioli e staffe. Arrampichiamo ancora su una lunga serie di roccette per poi percorrere verso destra un canalino roccioso. Alternando balzi rocciosi e facili roccette arriviamo sulla crestina finale che ci conduce alla croce di vetta (3025 m, 1:00 – 1:30 h dall’attacco, 3:30 – 4:00 h totali)

Per la discesa percorreremo la ferrata sud normale lungo il versante sud-occidentale. Ci si dirige verso l’affilata crestina attrezzata che dopo pochi metri diventa un ripido sentiero. Si ritorna lungo facili roccette e passaggi non impegnativi. Le attrezzature successivamente si interrompono e proseguiremo su sentiero. La ferrata in ogni caso non è conclusa in quanto più a valle troveremo altri passaggi attrezzati e ponticelli costituiti da assi di legno. Dopo circa 1:00 h dalla cima si esce dalla gola attrezzata, ritrovandosi sul sentiero che ci ricondurrà al bivio lasciato in precedenza.

Da qui percorreremo il medesimo itinerario fino al rifugio (2:00 – 2:30 h dalla cima) e quindi al parcheggio.

PRESENTAZIONE ESCURSIONE 11/07 ORE 21:00 IN SEDE CAI CERVIGNANO – VIA GARIBALDI 18

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CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 00431 364288
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it


Ponta del Sorapiss (3205 m) da SO – via Grohmann 1864 – Domenica 1 e lunedì 2 agosto 2021

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo – Quota 2000
Capo escursione:

Andrea della Silvestra

 

 
Contatti:

347 3249278

 

 
Grado di difficoltà:

EE – AR – I° e II° con pass. di III° – PD+

Tempi:

Sab. salita h 1:20 – dom. salita h 5:30 + discesa h 6:00

Dislivello:

Salita 1° giorno 500 m – 2° giorno 1380 m

Discesa 1° giorno 0 m 2° giorno 1900 m

 
Itinerario:

1° giorno : dal parcheggio (1300 m) si raggiunge il rifugio San Marco (1823 m).
2° giorno dal rif. salita alla cima (3205 m) attraverso la via normale dal versante SO.

Cartografia: Tabacco n. 016
Sentieri CAI:

sent. 228 – 246

Interesse:

Alpinistico, paesaggistico.  

Equipaggiamento / attrezzatura

Abbigliamento da media montagna.
Attrezzatura: imbragatura, casco, necessario per discesa in corda doppia. Varie: occhiali da sole, crema solare, saccolenzuolo per pernotto in rifugio.

Pranzo:

Domenica: mezza pensione al Rifugio (pranzo a casa). Lunedì: pranzo al sacco, cena lungo il ritorno.

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, domenica ore 12:45. Partenza ore 13:00.
Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore  22:00-23:00 circa
Mezzo: Auto propria
Allegati:

Vista la natura della salita, le iscrizioni sono a numero chiuso. Le iscrizioni sono da effettuarsi al giovedì sera presso la sede sociale e prevedono una caparra di euro 10 per la prenotazione del rifugio. Per qualsiasi informazione logistica e tecnica, contattare il capo escursione.

Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.
NOTE OPERATIVE PER I PARTECIPANTI IN EMERGENZA COVID-19  

I partecipanti si impegnano a rispettare le norme di igiene, di distanziamento e quant’altro inerente all’utilizzo dei dispositivi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) secondo quanto disposto dalle Autorità competenti al fine di limitare la diffusione del contagio virale. I partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente le indicazioni e le direttive impartite dai capi-escursione responsabili dell’attuazione delle misure anticovid durante l’escursione.

I partecipanti si impegnano a COMPILARE E SOTTOSCRIVERE IL MODULO DI DICHIARAZIONE E DI CONSEGNARLO AI CAPI-ESCURSIONE PRIMA DELL’INIZIO DELL’ESCURSIONE STESSA.

Chi intende aderire è consapevole che non potrà essere ammesso:

– se sprovvisto dei necessari DPI (mascherina e gel disinfettante) e di quant’altro indicato dai capi-escursione;

– se è soggetto a quarantena, se è a conoscenza di essere stato a contatto, negli ultimi 14 giorni, con persone positive o se non è in grado di certificare di avere una temperatura corporea inferiore a 37,5°C e assenza di sintomi simil influenzali ascrivibili al Covid-19.

Durante l’escursione i partecipanti si impegnano a rispettare scrupolosamente il distanziamento di 2 metri tra le persone.

Sono vietati scambi di attrezzature, oggetti, cibi, bevande o altro tra i partecipanti non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

E’ responsabilità dei partecipanti non disperdere mascherine o quant’altro lungo il percorso al fine di evitare inquinamento a danno di tutti ma in specialmodo delle popolazioni montane.

IL NUMERO DI PARTECIPANTI E’ LIMITATO A 20 PERSONE PIU’ I CAPI-ESCURSIONE. PER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI CONTATTANDO PERSONALMENTE UNO DEI CAPI-ESCURSIONE TELEFONICAMENTE

Relazione:

Introduzione:
Il Sorapiss costituisce una delle più importanti cime del Cadore e dei 3000 delle Dolomiti.
La via normale presenta difficoltà alpinistiche non elevate (PD+, I° e II° con passaggio di III°) ma è piuttosto lunga e faticosa, si svolge in ambiente severo e la qualità della roccia è appena discreta.
Proprio per queste sue caratteristiche è molto facile trovarsi da soli a godere in via esclusiva della bellezza di questa salita.
Solo qualche bollo e rari ometti indicano la via, permettendo così a pochi ma veri appassionati di questo genere di salite, di vivere ancora un’esperienza di vera montagna.
Panorama completo a 360° per chi raggiunge la vetta.

Curiosità storica:
Proprio sul Sorapiss è stata inventata la tecnica di discesa in corda doppia. La guida Checco Lacedelli che accompagnò Grohmann nella prima salita a questa cima (1864) durante la discesa, a causa di un errore di percorso, ebbe la geniale idea di passare la corda attorno ad uno spuntone e di recuperarla tirandone un capo. Questa mossa consentì alla guida e al suo cliente di arrivare a Cortina sani e salvi, dopo 22 ore passate su questa montagna.


Salita:
GIORNO 1:
Si parcheggia poco più in alto della partenza degli impianti che portano al rifugio Scotter e si intraprende la mulattiera/sentiero 228 che porta al rifugio San Marco (h 1:20).

GIORNO 2:
Dal rifugio San Marco (1823 m) si parte sul sentiero 226 fino alla Forcella Grande (2255 m). Da qui si sale a sinistra (sentiero 246) per l’evidente vallone (Fond De Rusec) che scende dal Sorapiss fino al bivacco Slataper (2600m). Dal bivacco si sale a destra il ghiaione che in pochi minuti porta all’attacco della via normale. Di seguito la descrizione della salita vera e propria:

Cengia bassa e camino:
alla base delle rocce una freccia rossa indica l’attacco della via; si attacca una paretina di II°- che porta sulla prima cengia rocciosa della parte bassa della parete.
Si percorre la cengia verso sinistra per circa 100m (esposto con roccette) fino alla base di 2 marcati camini di circa 15 m. S’imbocca quello di sinistra e lo si risale (pass. II°+) fino a metà dove un grosso masso incastrato interrompe il camino a metà. Si prosegue in spaccata sulle due pareti levigate superando il masso (III°, 1 chiodo con cordino, passaggio chiave della via) e proseguendo fino ad un colletto di ghiaie all’uscita del camino (6 m, II°) dove si trovano 2 chiodi per la calata in doppia da 20 m da effettuare in discesa.

Cengia mediana e superiore:
dal colletto si sale verso destra per salti di roccia ben gradinata (I°/II°) fino alla base del «Giaron Alto», la conca ghiaiosa al centro della parete. Si segue la cengia verso sinistra verso la Croda Marcora, per tracce di sentiero su ghiaie, proseguendo fino allo spigolo di rocce giallo-nere della Croda.
Si salgono alcune ripide lastronate di roccia coperta di ghiaino e quindi si piega a destra salendo per la lunga cengia superiore che dirige in diagonale verso destra, arrivando sotto i torrioni di cresta.
Da qui, a destra per rampa inclinata (15 m, I°+, esposto, ghiaino), si prosegue per canale di sfasciumi fino ad un crinale di roccette e poi si devia a destra in direzione di un roccione bianco con ometto.
Seguendo in successione alcune cenge, canali e tratti di cresta, si arriva al canalone che si apre sotto la cima.

Cima:
si sale il lato sinistro del canale per una parete di 15 m con un breve camino (II°, aereo ed esposto) da cui si esce a destra su cengetta con spezzone di corda e 2 chiodi, utili per calata di 7-8 m, in discesa.
Infine, un canale gradinato conduce alla cresta finale che finisce sul piatto pianerottolo della cima con la croce di vetta (h 2:30 dall’attacco).

Discesa:
Come per la salita con un’eventuale breve calata in doppia sul camino sotto la cima e ripercorrendo la via di salita fino al colletto di ghiaie, sopra al camino iniziale.
Qui si effettua una calata in doppia di circa 20 m quindi a ritroso fino al parcheggio, passando per il Fond De Rusec, bivacco Slataper, Forcella Grande e rifugio San Marco e rifugio Scotter.

Considerando l’elevata perdita di liquidi legata alla durata dell’escursione, è consigliabile consumare una bevanda a base di malto e luppolo, detta «birra», in entrambi i 2 rifugi che si incontrano lungo il ritorno.

2020 20-60

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
Via Garibaldi, 18 – 33052 Cervignano del Friuli (UD)
Tel. 0431 30283
info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


Ponta del Sorapiss (3205 m) da SO – via Grohmann 1864 – Sabato 7 e domenica 8 settembre 2019

Stemma CAI nazionale

CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”

Logo Alpinismo Giovanile
Gruppo: Ο – Alpinismo Giovanile  Ο – Escursionismo – Quota 2000
Capo escursione:

Ivano Roppa

Carlo Vrech

 
Contatti:

347 4049868

335 1858723

 
Grado di difficoltà:

EE – AR – I° e II° con pass. di III° – PD+

Tempi:

Sab. salita h 1:20 – dom. salita h 5:30 + discesa h 6:00

Dislivello:

Salita 1° giorno 500 m – 2° giorno 1380 m

Discesa 1° giorno 0 m 2° giorno 1900 m

 
Itinerario:

1° giorno : dal parcheggio (1300 m) si raggiunge il rifugio San Marco (1823 m).
2° giorno dal rif. salita alla cima (3205 m) attraverso la via normale dal versante SO.

Cartografia: Tabacco n. 016
Sentieri CAI:

sent. 228 – 246

Interesse:

Alpinistico, paesaggistico.  

Equipaggiamento / attrezzatura

Abbigliamento da media montagna.
Attrezzatura: imbragatura, casco, necessario per discesa in corda doppia. Varie: occhiali da sole, crema solare, saccolenzuolo per pernotto in rifugio.

Pranzo:

Sabato: mezza pensione al Rifugio (pranzo a casa). Domenica: pranzo al sacco, cena lungo il ritorno.

Luogo e ora di partenza: Ritrovo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, 

sabato ore 12:45. Partenza ore 13:00.

Luogo e ora di arrivo: Cervignano del Friuli sede CAI, via Garibaldi, 18, ore 

22:00-23:00

circa

Mezzo: Auto propria
Allegati:

Vista la natura della salita, le iscrizioni sono a numero chiuso. Le iscrizioni sono da effettuarsi al giovedì sera presso la sede sociale e prevedono una caparra di euro 10 per la prenotazione del rifugio.

L’escursione sarà presentata giovedì 22 agosto e giovedì 5 settembre 2019 presso Cervignano del Friuli sede CAI,.

Per qualsiasi informazione logistica e tecnica, contattare il capo escursione.

Note: Sarà ad insindacabile giudizio degli Accompagnatori e/o capi escursione responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma, in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.
L’iscrizione all’escursione è un atto volontario che ognuno deve compiere responsabilmente. Il partecipante deve essere consapevole che l’escursione, pur se guidata da accompagnatori e/o capi-escursione di provata esperienza pratica, presenta le difficoltà illustrate nella presente relazione; pertanto è tenuto a verificare da sé il proprio effettivo grado di preparazione a garanzia della personale incolumità. La responsabilità personale del partecipante perdura per l’intera escursione e non viene meno neppure nel caso in cui l’accompagnatore e/o capo escursione non abbia esercitato la facoltà di esclusione.

Relazione:

Introduzione:
Il Sorapiss costituisce una delle più importanti cime del Cadore e dei 3000 delle Dolomiti.
La via normale presenta difficoltà alpinistiche non elevate (PD+, I° e II° con passaggio di III°) ma è piuttosto lunga e faticosa, si svolge in ambiente severo e la qualità della roccia è appena discreta.
Proprio per queste sue caratteristiche è molto facile trovarsi da soli a godere in via esclusiva della bellezza di questa salita.
Solo qualche bollo e rari ometti indicano la via, permettendo così a pochi ma veri appassionati di questo genere di salite, di vivere ancora un’esperienza di vera montagna.
Panorama completo a 360° per chi raggiunge la vetta.

Curiosità storica:
Proprio sul Sorapiss è stata inventata la tecnica di discesa in corda doppia. La guida Checco Lacedelli che accompagnò Grohmann nella prima salita a questa cima (1864) durante la discesa, a causa di un errore di percorso, ebbe la geniale idea di passare la corda attorno ad uno spuntone e di recuperarla tirandone un capo. Questa mossa consentì alla guida e al suo cliente di arrivare a Cortina sani e salvi, dopo 22 ore passate su questa montagna.


Salita:
GIORNO 1:
Si parcheggia poco più in alto della partenza degli impianti che portano al rifugio Scotter e si intraprende la mulattiera/sentiero 228 che porta al rifugio San Marco (h 1:20).

GIORNO 2:
Dal rifugio San Marco (1823 m) si parte sul sentiero 226 fino alla Forcella Grande (2255 m). Da qui si sale a sinistra (sentiero 246) per l’evidente vallone (Fond De Rusec) che scende dal Sorapiss fino al bivacco Slataper (2600m). Dal bivacco si sale a destra il ghiaione che in pochi minuti porta all’attacco della via normale. Di seguito la descrizione della salita vera e propria:

Cengia bassa e camino:
alla base delle rocce una freccia rossa indica l’attacco della via; si attacca una paretina di II°- che porta sulla prima cengia rocciosa della parte bassa della parete.
Si percorre la cengia verso sinistra per circa 100m (esposto con roccette) fino alla base di 2 marcati camini di circa 15 m. S’imbocca quello di sinistra e lo si risale (pass. II°+) fino a metà dove un grosso masso incastrato interrompe il camino a metà. Si prosegue in spaccata sulle due pareti levigate superando il masso (III°, 1 chiodo con cordino, passaggio chiave della via) e proseguendo fino ad un colletto di ghiaie all’uscita del camino (6 m, II°) dove si trovano 2 chiodi per la calata in doppia da 20 m da effettuare in discesa.

Cengia mediana e superiore:
dal colletto si sale verso destra per salti di roccia ben gradinata (I°/II°) fino alla base del «Giaron Alto», la conca ghiaiosa al centro della parete. Si segue la cengia verso sinistra verso la Croda Marcora, per tracce di sentiero su ghiaie, proseguendo fino allo spigolo di rocce giallo-nere della Croda.
Si salgono alcune ripide lastronate di roccia coperta di ghiaino e quindi si piega a destra salendo per la lunga cengia superiore che dirige in diagonale verso destra, arrivando sotto i torrioni di cresta.
Da qui, a destra per rampa inclinata (15 m, I°+, esposto, ghiaino), si prosegue per canale di sfasciumi fino ad un crinale di roccette e poi si devia a destra in direzione di un roccione bianco con ometto.
Seguendo in successione alcune cenge, canali e tratti di cresta, si arriva al canalone che si apre sotto la cima.

Cima:
si sale il lato sinistro del canale per una parete di 15 m con un breve camino (II°, aereo ed esposto) da cui si esce a destra su cengetta con spezzone di corda e 2 chiodi, utili per calata di 7-8 m, in discesa.
Infine, un canale gradinato conduce alla cresta finale che finisce sul piatto pianerottolo della cima con la croce di vetta (h 2:30 dall’attacco).

Discesa:
Come per la salita con un’eventuale breve calata in doppia sul camino sotto la cima e ripercorrendo la via di salita fino al colletto di ghiaie, sopra al camino iniziale.
Qui si effettua una calata in doppia di circa 20 m quindi a ritroso fino al parcheggio, passando per il Fond De Rusec, bivacco Slataper, Forcella Grande e rifugio San Marco e rifugio Scotter.

Considerando l’elevata perdita di liquidi legata alla durata dell’escursione, è consigliabile consumare una bevanda a base di malto e luppolo, detta «birra», in entrambi i 2 rifugi che si incontrano lungo il ritorno.

CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Cervignano del Friuli “Giusto Gervasutti”
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info@caicervignano.it – www.caicervignano.it
 


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